Nel 2001 l’indice di ricambio continua a crescere dopo aver iniziato a crescere nel 1991 sia per gli uomini (67.9%) che per le donne (85.5%), il che significa che l’indice si avvicina di più ad un valore di equilibrio tra la popolazione che entra nel mercato del lavoro e quella che è in uscita dall’età lavorativa. E’ anche aumentato il differenziale tra maschi e femmine a favore delle donne le quali hanno valori più vicini a quelli di equilibrio.