Nel corso degli anni, il gruppo di ricerca è andato radicando la propria convinzione che l’aver ignorato (o quantomeno sottovalutato) la presenza, il contributo, la voce delle donne nell’evoluzione della storia e della cultura dell’umanità abbia costituito un grave handicap nel rigore degli studi e che la scarsa presenza femminile in alcuni settori della ricerca e in determinati ambiti scientifici abbia creato, sancito e canonizzato un’interpretazione della cultura, della storia e dell’evoluzione del genere umano carente e poco equilibrata.
A questo scopo il gruppo ha accumulato negli anni un fondo bibliografico specialistico, attualmente conservato presso le biblioteche dei Dipartimenti di Studi americani, culturali e linguistici, di Studi sociali e del Centro “Archivio delle donne”, dove è facilmente reperibile grazie ad un’apposita catalogazione. Tale fondo contiene in particolare la più completa raccolta di periodici di Gender Studies reperibile a Napoli e in tutto il Sud Italia.
IL CAD ha costruito una rete di relazioni con istituzioni locali e internazionali e, insieme ad essi, promuove incontri/dibattiti su problematiche che riguardano la vita delle donne, anche in un’ottica multiculturale. Molte attività sono state organizzate sotto il patrocinio del Comune di Napoli; il centro ha collaborato con gli Assessorati alle Pari Opportunità della Provincia di Napoli e della Regione Campania; ha organizzato eventi con l’associazione “Le donne in nero”, con l’Istituto francese di Napoli “Le Grenoble”,con il British Council e con la rivista internazionale Feminist Review. Fa parte della rete nazionale Prec@s dedicata alla precarietà femminile.
Il CAD collabora con biblioteche, centri di ricerca, periodici e organismi nazionali e internazionali. Ha partecipato alla conferenza nazionale di Coimbra (giugno 1995) su Women’s and Gender Studies in Europa, organizzata dalla commissione Europea (DG XXII) sugli Women’s Studies, all’interno del gruppo SIGMA. È membro attivo del “Advanced Thematic Network in European Gender and Women’s Studies Athena 3”, finanziato dall’Unione Europea con sede presso l’Università di Utrecht, attualmente coinvolto nel progetto “Postcolonial Europe”.
Il CAD ha curato la sezione “Dinamiche e tecniche della comunicazione in pubblico” nell’ambito della seconda edizione del corso di formazione “Donna, Politica e Istituzioni” promosso dal Ministero per le pari opportunità e svoltosi presso “L’Orientale” di Napoli.
È strettamente collegato con le attività di vari dottorati di ricerca; organizza cicli di conferenze su tematiche di genere, corsi integrativi e seminari annuali rivolti alle studentesse de “L’Orientale”, allo scopo di favorire una consapevolezza critica della differenza di genere e una presenza maggiore delle donne nelle strutture di potere.
Il CAD ha condotto due ampie ricerche interdisciplinari i cui risultati sono stati pubblicati in tre volumi. Attraverso vari approcci metodologici ha curato numerose pubblicazioni sulla condizione delle donne attraverso i tempi e, più recentemente, sulle questioni legate alla multietnicità e multiculturalità.
E’ costituito nel 2000 il Centro di elaborazione culturale e formazione “Archivio delle Donne” (C.A.D). Il Centro si propone di promuovere e curare lo sviluppo di ricerche che, nei vari campi del sapere e attraverso vari approcci metodologici, pongano attenzione alle questioni connesse alla presenza delle donne e alle relazioni di genere (women’s studies e gender studies) attraverso i tempi e le società, con particolare attenzione alle multiculturalità e alla multi etnicità. Ha inoltre tra le sue finalità la promozione di iniziative didattiche e di formazione permanente, ivi compresi i diplomi, dottorati di ricerca e corsi di perfezionamento e forme di didattica sperimentale che favoriscano conoscenze e consapevolezza critica della differenza di genere, e si confrontino con le relazioni di genere nelle società multiculturali e multietniche.
Nell’autunno 2013 il Centro Archivio delle Donne confluisce nel Centro Studi Postcoloniali e di Genere dell’Università Orientale per operare una riattualizzazione delle tematiche femminili nell’ambito degli studi postcoloniali.
Referente: Marina De Chiara