La prima manifestazione antismog pubblica alla quale il Comitato partecipa è del 5 ottobre 1995, quando, insieme ad altre associazioni ambientaliste, protesta davanti alla sede del Consiglio Comunale, ma il momento di contestazione più forte e che ha più eco, si realizza il 19 ottobre del 1995 quando 48 bambini delle scuole elementari non vanno a scuola per protestare contro il traffico e l’inquinamento. La stampa dà ampio risalto all’iniziativa che viene ripetuta nelle stesse forme il 30 novembre 1995, coinvolgendo ben 523 bambini.
Da allora il Comitato Mamme Antismog svolge attività di diffusione culturale sul tema dell’inquinamento ambientale in relazione ai danni sulla salute, attraverso distribuzione di materiale informativo nelle scuole, partecipando a Convegni e a trasmissioni televisive, scrivendo articoli su giornali e comunicati stampa, denunciando il superamento dei livelli di guardia per il Biossido di Azoto in città.
Organizza manifestazioni e ad altre forme di protesta come l’esposizione di striscioni alle finestre o facendo irruzione nei convegni, come quella realizzata il 7 ottobre del 2000 a Capri, all’Hotel Quisisana, per protestare contro il “liberismo selvaggio” bloccando il convegno per quindici minuti.
Contemporaneamente le mamme si formano in materia ambientale frequentando corsi di perfezionamento e partecipando attivamente a studi sul monitoraggio dell’aria nella città ed alla scrittura di opuscoli informativi. In particolare il Comitato collabora con il WWF, la Clinica del Lavoro di Pavia, l’ Istituto Tumori di Genova, con la Lega Italiana per la lotta contro i Tumori di Napoli, il Centro Antiveleni e di Emergenza Tossicologica Regionale A. Cardarelli ed è in rete con altri gruppi di Mamme antismog formatisi in alte città d’Italia.
Il Comitato riceve molti riconoscimenti dal mondo della politica, e nel 1997 le mamme vengono invitate da alcuni partiti a candidarsi alle elezioni comunali ma decidono di non farlo per continuare a svolgere il ruolo di “coscienza critica dell’Amministrazione”.
